Adrenalina dorsale

Mentre muovo le braccia e batto le gambe, soffio l’aria fuori da naso o dalla bocca e respiro ogni tre bracciate, sento un rumore strano che potrebbe essere la gomma dell’elastico degli occhialini che sfrega contro la calotta di lattice, producendo quel tipici cigolio del cauciù bagnato, oppure un delfino a grande distanza che comunica con qualche compagno con quei suoni acuti, brevi e striduli che i programmi del national geografic ci hanno insegnato a riconoscere. in vasca con me ci sono altri tre nuotatori e ci alterniamo nel partire, senza scorrettezze o velleità di competizione. dei tre io sono il più magro, ma questo nel nuoto non è un vantaggio perché il grasso come è noto aiuta a galleggiare. Vedo questi corpi grandi, nudi , ballonzolanti, muoversi placidi nell’acqua azzurra e mi ricordano i trichechi, gli elefanti marini.
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