ius primae noctis

IMG-20131125-00023Immaginate di arrivare a New York, provenendo da un piccolo paesino dell’Appennino, senza aver mai visto la metropoli alla TV o al cinema. L’emozione sarebbe enorme, mozzafiato e torcicollo. Lo spavento e lo stupore di incontrare proporzioni inimmaginabili per chi ha sempre vissuto in una città italiana potrebbero provocare, attraverso una sindrome di Stendhal a rovescio, la sensazione di essere schiacciati dalle forme architettoniche. E viceversa, per chi arrivasse a Venezia provenendo da una qualsiasi altra metropoli, tutto sembrerebbe magico e irreale.
Stessa cosa per il deserto e per l’oceano, per le montagne ed i ghiacciai. O per certi fenomeni atmosferici estremi, per gli animali selvatici. A maggior ragione per il sesso. Tutto insieme in blocco: vista, tatto, olfatto, senza alcuna anteprima, senza suggerimenti. Chissà chi, da solo, avrebbe scoperto il bacio sulle labbra o certe strane posizioni. Domande senza risposta.
La televisione, il cinema, oggi internet sono maestri di vita, ma si arrogano lo ius primae noctis su un gran numero di esperienze.

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